“Ho iniziato a
piangere la morte di mio padre con lui accanto, mentre vegliavamo la salma di
Falcone nella camera ardente allestita all'interno del Palazzo di
Giustizia".
Queste righe sono parte
di una lettera scritta da Manfredi Borsellino, figlio del giudice Paolo
Borsellino, nel giorno dell'anniversario della strage di via D'Amelio.
Queste frasi ieri
mi hanno sconvolto. Tutti sapevano che Borsellino era un condannato a morte, ma
nessuno è riuscito a impedire quella strage. Oggi, a distanza di 28 anni, si
cercano ancora risposte che forse non si avranno mai. Credo che il nostro Paese
non abbia bisogno di eroi ma di uomini che, senza la paura di perdere la vita, svolgano
con coscienza il proprio lavoro.
Volevo condividere questo
mio pensiero, ringraziando la nostra professoressa che, anche da sotto
l'ombrellone, pensa a noi e ci porta a riflettere.
Buone vacanze a
tutti!
Alice D’Arpino
Classe II H
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