Il
25 Gennaio, nella nostra scuola, tutte le classi terze hanno
incontrato l’ex partigiana Luciana Romoli; è stato un evento molto
emozionante!
“Luce”
- questo il nome di battaglia della signora Luciana - ha cominciato
con il racconto di un episodio della sua infanzia.
È
il 1938, anno della promulgazione delle leggi razziali e, dopo la
pausa estiva, la piccola Luce trova in classe una nuova maestra,
vestita da giovane fascista, che comincia subito a maltrattare la sua
amica del cuore, una bambina ebrea, comunicandole che quello sarebbe
stato il suo ultimo giorno di scuola. La maestra invita le bambine a
scrivere pensieri offensivi sulle persone ebree ma la classe si
rifiuta categoricamente, arrivando anche a picchiare l’insegnante.
All'uscita da scuola, Luciana propone di divulgare quanto accaduto
con un volantino che viene distribuito alle famiglie del quartiere.
La notizia si diffonde molto velocemente, fino ad arrivare alla
dirigenza fascista. L'episodio si conclude con l'espulsione di
Luciana e della sorella da tutte le scuole d’Italia; le ragazze,
però, grazie all’interessamento della loro vecchia maestra,
continueranno a studiare privatamente. Da questo momento comincia la
vita partigiana di Luce.
Il
racconto è proseguito con la narrazione del suo ruolo da “staffetta”
durante le vicende partigiane; la staffetta era colei che manteneva i
collegamenti tra il comitato nazionale e le brigate; un compito
rischioso, se si pensa che aveva all’incirca la nostra età!
La
signora ci ha spiegato i rischi che ha corso ed ha raccontato alcuni
aneddoti accaduti a lei e alla sorella maggiore in quel periodo.
La
staffetta doveva essere sempre puntuale e non era mai a conoscenza
del contenuto dei pacchi che portava ai partigiani.
È
stata un’ esperienza che non dimenticheremo mai, ricca di emozioni
e ci riteniamo fortunati per aver avuto l’opportunità di vivere
una pagina della storia del nostro paese con Luce.
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