Giornalista:
Buongiorno Signor D’Alembert e benvenuto al Pascoli Web Journal. I nostri
lettori erano davvero ansiosi di leggere quest’intervista sulla nostra testata
online. Lei è certo un nome molto noto nel panorama culturale francese. Ci potrebbe
raccontare qualcosa della sua vita e della sua opera?
D’Alembert:
Buongiorno a tutti, io sono Jean Baptiste le Rond d’Alembert e ho scritto,
insieme a Denis Diderot e a molti altri illustri esponenti della cultura
francese dell’epoca, la famosa Encyclopédie, ou Dictionnaire raisonné des sciences, des arts et des
métiers. Sono matematico, filosofo, fisico e astronomo e ho offerto il
mio contributo a numerosi lavori in vari ambiti del sapere.
Giornalista:
Conosciamo bene la sua versatilità nel panorama culturale e scientifico
francese. Vorremmo sapere da lei qual è stata la sua prima prestazione scientifica
e in quale ambito.
D’Alembert:
La mia prima opera risale al 1739, quando presentai un’importante ricerca in
campo matematico, mentre al 1740 risale il mio contributo in ambito meccanico:
il cosiddetto “Paradosso di d’Alembert”.
Giornalista:
Sappiamo tutti dell’esistenza del cosiddetto “Paradosso di d’Alembert”… ce ne
può parlare?
D’Alembert:
Allora, in poche parole, esso “consiste
nell'osservare che in un fluido sotto le ipotesi di modello a potenziale, che
implicano che il flusso sia irrotazionale (quindi a vorticità nulla), non possono
svilupparsi forze aerodinamiche poiché esse si ricavano proprio per
integrazione della vorticità”. Il contenuto è un po’ complesso per
dei ragazzi della vostra età ed infatti questo argomento non viene trattato
nelle scuole primarie e secondarie ma nel percorso di studi universitario;
avrete modo di approfondirlo in modo adeguato a tempo debito.
Giornalista:
Com’è stato lavorare con Denis Diderot?
D’Alembert:
É stato molto arricchente. Diderot è una persona dotata di grande intelletto e
acume. Abbiamo collaborato alla stesura dell’Encyclopédie attraverso un interessantissimo scambio di conoscenze,
contribuendo a rendere quell’opera, il gioiello che tutti conoscete.
Giornalista:
Sappiamo che dopo la morte di Diderot l’Encyclopédie
non è stata completata e che in seguito è stata terminata da Jean Baptiste
Lamark. Ci può dare qualche informazione su di lui?
D’Alambert:
Jean Baptiste Lamark è stato naturalista, zoologo, botanico e terminò l’Encyclopédie dopo la morte di Diderot.
Possedeva un pensiero marcatamente scientifico e introdusse nell’opera ampi studi
sugli insetti e sui volatili. Morì nel 1829 ma non saprei dire altro perché non
l’ho mai conosciuto così a fondo.
Giornalista:
Ringraziamo il nostro illustre ospite per averci onorato della sua presenza e
vi aspettiamo qui al WebJ per altre, importanti e interessanti… interviste
impossibili!!!
Emma
Noviello, Morena Amatulli, Andrea Marca e Martina Renzi Classe 2A
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