Senza WI-FI


Il mese di agosto è il mio preferito perché è, come lo chiamo io, il “Mese senza Wi-Fi”. 
Vi domanderete il perché di questo nome strano… la risposta è facile da dare!  Ogni anno, ad agosto, vado in Abruzzo, precisamente a Lucoli, un paesino vicino L’Aquila. Lì trascorro le mie vacanze per un periodo di due o tre settimane.
Durante il viaggio utilizzo il telefono oppure ascolto musica ma, appena arrivata, inevitabilmente il simbolo che rappresenta la connessione internet si spegne perché lì non c’è mai campo. Infatti il paesino è circondato da montagne maestose che non consentono di avere il normale collegamento alla rete. Questo fatto per molte persone potrebbe essere uno svantaggio, ma io vivo la situazione come una pausa abbastanza piacevole dalla tecnologia.
Lì il telefono non ha grande importanza perché la notevole vastità di campi liberi e di spazi aperti, consente a ciascuno di poter liberare la propria creatività e sbizzarrirsi con la fantasia.
Solitamente, quando mi trovo in montagna, la mia giornata inizia alle sette del mattino perché il gallo inizia a cantare molto presto poi, verso le nove, la piazzetta del paesino si riempie di vita: ragazzi e bambini che giocano, ridono, schiamazzano... un autentico inno alla gioia!
Il paesino è rimasto ancorato alle tradizioni, ai profumi e alla vita semplice di un tempo. La zona bassa viene chiamata “Cese”, segue l’area centrale detta “Lucoli Alto”, la parte alta chiamata “Vado Lucoli” e ogni abitante è legato da un vincolo indissolubile al luogo del paese in cui è nato e vissuto.
Il ritorno a casa è sempre piuttosto traumatico perché, non appena si ripristina il collegamento alla rete, arrivano tantissimi messaggi e si blocca il telefono. Così mi rendo conto che sono tornata alla vita di sempre e provo un senso di nostalgia pensando ai momenti di libertà e benessere vissuti a contatto con la natura.
Secondo me potrebbe essere una buona idea distogliere ogni tanto lo sguardo da qualsiasi tipo di dispositivo elettronico… aiuta a riflettere su ciò che ci circonda.

Elena Marotta
Classe 2A


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