Volontari per un giorno


Il 30 novembre si è svolta la XXIII giornata della “Colletta alimentare” durante la quale vari alunni della 3^B della Secondaria di I grado, accompagnati dalla Prof.ssa Lipani, hanno vissuto l’esperienza di essere volontari per il “Banco Alimentare”.
Ma cos’è il Banco Alimentare? Nei giorni precedenti l’evento, la nostra insegnante ci ha spiegato che la Fondazione Banco Alimentare è nata nel 1989 da un’idea dell’imprenditore Danilo Fossati, proprietario della Star e da Mons. Luigi Giussani. Partendo dalla necessità di risolvere il problema dello spreco delle eccedenze industriali, hanno pensato che tutti quegli alimenti che le aziende scartavano, o perché prodotti in eccesso, o perché vi era stato un errore nell’etichettatura, potessero essere destinati alle persone bisognose, piuttosto che essere buttati via, trattandosi di cibo in ottime condizioni.
Dalle aziende si è poi pensato di coinvolgere tutti gli italiani e così, da quel momento, ogni anno, l’ultimo sabato di novembre, in tantissimi supermercati che aderiscono a tale iniziativa, viene effettuata una raccolta straordinaria di generi alimentari che poi verranno smistati ai vari enti benefici che provvederanno a recapitare la spesa ai bisognosi.
Noi abbiamo scelto di scendere in campo come volontari; siamo stati destinati ad un supermercato di Aprilia; alcuni si sono occupati di sensibilizzare i clienti spiegando l’iniziativa attraverso un volantino, altri hanno raccolto e selezionato i prodotti alimentari riempiendo le scatole che ci avevano fornito gli organizzatori.
È stato bello toccare con mano la generosità della gente che ha risposto molto positivamente al nostro invito, pur avendo incassato anche qualche rifiuto.
Non abbiamo fatto nessuna distinzione fra chi ha donato tanto e chi un semplice pacco di pasta, il fatto che le persone abbiano risposto in maniera positiva ci ha permesso di constatare quanto la solidarietà sia importante fra gli uomini, aspetto questo, che dovrebbe essere alla base dei rapporti umani.
Per tutti noi alunni della 3^B è stato un bel momento fuori dai banchi di scuola che abbiamo condiviso anche con la nostra insegnante.
Non dimenticheremo facilmente questa esperienza, è stato straordinario poter fare concretamente qualcosa per gli altri, donare il nostro tempo, vincere la nostra timidezza; alla fine ne è valsa la pena, siamo tornati a casa contenti, questo gesto ci ha formato umanamente.

Matteo Cavallin 3^B




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