Il 25 novembre, in occasione della giornata
contro la violenza sulle donne, abbiamo letto in classe, la storia di Franca
Viola, una ragazza di Alcamo, un paese siciliano, che a soli 17 anni è riuscita
a cambiare il corso della storia.
Franca, la ragazza più bella del paese, fu
rapita e violentata da Filippo Melodia un ragazzo appartenente ad una potente
famiglia mafiosa. Erano gli anni ’60 e, a quei tempi, vigeva la legge del
“matrimonio riparatore” che dava la possibilità, a chi commetteva il reato di
stupro, di evitare il processo e quindi la condanna ed il carcere.
Conoscere la storia di Franca Viola ha
suscitato in me molto disprezzo verso le persone che l’hanno rapita e poi
violentata, ma soprattutto verso le persone che hanno deciso ed approvato la
legge che stabiliva che, se una donna fosse stata violentata, avrebbe potuto prendere in matrimonio il
violentatore, una cosa che solo a sentirla pronunciare mi fa venire i brividi,
altrimenti sarebbe rimasta, quasi
sicuramente, nubile perché difficilmente qualcuno l’avrebbe voluta come sposa,
avendo perso la verginità. Il violentatore sarebbe stato messo in carcere solo
se la donna lo avesse denunciato.
Ovviamente questo comportava una grande forza ma anche un enorme
coraggio perché significava andare contro la mentalità del tempo e il giudizio
della gente che invece approvava questo stato di cose.
Anche
oggi capita che qualche donna non denunci il violentatore perché suo marito o
perché forse prova ancora un sentimento d’amore per lui, anche se un amore
malato.
Di Franca Viola mi è piaciuto molto il suo
carattere forte perché andò contro tutti i pregiudizi e la mentalità del tempo
pur di ottenere la felicità. Si può dire che Franca Viola ha iniziato una
rivoluzione che ha portato alla parità dei sessi.
Franca Viola dicendo di NO, ha cambiato la
vita di milioni di donne.
Un’altra cosa che mi ha colpito molto è il
fatto che lei era la più bella del paese e non poteva esserne felice, perché la
sua bellezza poteva costituire motivo di interesse da parte degli uomini e
quindi costoro potevano arrogarsi il diritto di volerla possedere.
Franca è stata davvero coraggiosa, grazie a
lei la legge è stata modificata anche se parecchi anni dopo, ma il suo gesto ha
significato molto per le ragazze di allora ma anche per quelle di adesso.
Rita Mercatante
Classe 2B
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