La mia vita al tempo della pandemia

 

Da circa un anno la mia vita e la mia quotidianità sono state stravolte da un virus, chiamato Covid-19, che purtroppo ancora oggi continua a diffondersi, causando migliaia di morti al giorno in tutto il mondo. Stiamo affrontando una situazione molto difficile e nello stesso momento molto tragica: infatti si tratta dell’evento più grave che si sia verificato dal dopoguerra. Per questo tutti insieme stiamo cercando di combattere questo nemico invisibile restando a casa il più possibile, uscendo solo per necessità, perché sarà solo grazie a questo senso di responsabilità da parte di ognuno di noi che alla fine riusciremo a superare questa terribile pandemia.

Questo evento coinvolge moltissimi aspetti delle nostre vite: economia, salute e relazioni. Quest’ultimo è quello che mi riguarda più da vicino, in quanto la mia vita e quella di tutti gli adolescenti è stata stravolta; infatti, in seguito ai numerosi cambiamenti avvenuti, le nostre abitudini non esistono quasi più. A me manca soprattutto di poter far feste e uscite con gli amici, poter frequentare la palestra, poter riabbracciare i mei amici. Ormai le vecchie abitudini sono state sostituite con lunghe videochiamate, scambi di messaggi su WhatsApp e infine trascorriamo ore al telefono per sentirci meno soli. Altri aspetti negativi della mia vita durante la pandemia sono, ad esempio, il fastidio che provo ad indossare la mascherina durante le ore di lezione o le rare uscite, il non poter abbracciare i mei nonni e tutti i miei parenti e il non poter fare vacanze come spesso facevo prima che arrivasse il Coronavirus. Io, che ero abituata ad uscire spesso in gruppo e ad avere la casa piena di amici, oggi mi trovo a dover affrontare un notevole sacrificio: sembra che tutto quello che prima mi divertiva ora sia scomparso, ed è proprio per questo che credo che questo difficile periodo non lo scorderò mai più.

Nonostante tutto però devo riconoscere che da questa difficile situazione ho imparato ad apprezzare di più le cose che avevo prima, come ad esempio la libertà di poter fare quello che si vuole. Naturalmente, come in tutte le situazioni difficili, non bisogna mai abbattersi, ma bisogna sempre trovare degli aspetti positivi: per questo sto approfittando per trascorrere più tempo con la mia famiglia, guardando tutti insieme un bel film, facendo dei giochi di società, chiacchierando o guardando vecchie foto e video.

Concludo semplicemente dicendo che sono sicura che, se tutti rispetteremo le regole, presto torneremo “liberi”.

Elisa Furlan  

Classe 2D




0 Commenti