Lettera a Gherardo Colombo

 

Egregio magistrato Gherardo Colombo, le scrivo per dirle che ho letto le sue parole, tratte dal libro “Educare alla legalità - Suggerimenti pratici e non per genitori e insegnanti”; ci ho riflettuto su e non potrei essere più d’accordo. Da sempre si cerca di raggiungere la giustizia all’interno delle società e non sarebbe possibile il suo ottenimento se non fossero garantiti i diritti di ciascun individuo.

Spesso, nel corso della storia, non si è messo al primo posto il benessere della collettività ma quello di un gruppo ristretto di persone e ciò non è corretto. Inoltre  ritengo che la sintesi rischi di non rispettare le diversità. Se ad esempio ci sono degli individui deboli all’interno della società e non si cercano di adattare le leggi in funzione delle loro particolari esigenze, si potrebbe incorrere nella condizione di esclusione e di discriminazione a loro carico. In questo caso ritengo che le leggi così promulgate non siano giuste né eque.

Trovo infatti che sia fondamentale garantire a tutti importanza e dignità, così come lei afferma e, rispetto al passato, si sono compiuti decisamente numerosi passi avanti. In realtà già a partire dalla Magna Charta sono state poste le fondamenta per una società in cui fossero garantite le libertà per poi arrivare alla Rivoluzione Francese, alla Dichiarazione Internazionale dei Diritti dell’Uomo e alle varie costituzioni nazionali. Queste ultime Carte, a parer mio, sono documenti fondamentali in una società moderna. Penso non sia possibile essere continuamente alla ricerca di un progresso tecnologico e scientifico quando, al loro interno, le costruzioni sociali sono prive di principi fondamentali come l’uguaglianza, la libertà e la giustizia. In posizione privilegiata nella scala dei valori bisognerebbe mettere l’umanità. Infatti porre in primo piano gli interessi personali, gli interessi economici, la supremazia politica e gli altri ideali egoistici mi sembra assurdo e inaccettabile. L’intera umanità ha potuto osservare nel corso della storia quali ne siano le conseguenze!

Ecco perché trovo la Costituzione un testo molto illuminato e completo di tutti i principi fondamentali per una società giusta. Almeno nella teoria l’Italia possiede i giusti requisiti, dico in teoria poiché è evidente che non è il Paese perfetto e che la giustizia non è stata raggiunta del tutto. Sono ancora numerose le situazioni in cui la teoria non trova spazio nell’applicazione concreta e di conseguenza le ingiustizie sono innumerevoli. Tuttavia sapere che alla base del paese c’è La Costituzione è sicuramente confortante e garantisce i requisiti fondamentali per un’effettiva attuazione dei principi in essa contenuti.

Non è questa però la situazione al di fuori dell’Italia; esistono infatti moltissime nazioni in cui ogni diritto viene violato e trovo che nel 2021 questo dato sia alquanto spiacevole. Bisogna avere ben chiaro il nostro quadro nazionale e possiamo ritenerci molto fortunati noi italiani, così come gli Europei in generale e il resto degli stati dove ad ognuno spettano i propri diritti. Penso tuttavia che sia importante avere una visione molto più ampia delle cose.

La strada per il riconoscimento effettivo dei diritti e per la giustizia “universale” è ancora molto lunga da percorrere e ognuno di noi dovrebbe esserne consapevole. Se alcuni problemi non ci riguardano personalmente non significa che essi non debbano essere una nostra preoccupazione. Che il pieno riconoscimento dei diritti di ogni uomo in qualsiasi parte del pianeta non sia semplice da raggiungere non si mette in dubbio ma bisogna comunque aspirare a questo tipo di mondo ed adoperarsi con sempre maggior vigore per raggiungere il risultato atteso.  Mi congratulo con lei per il suo prezioso contributo alla giusta causa della Legalità, la saluto cordialmente e la ringrazio lasciandole la mia riflessione.

Butucianu  Denis Andrei   

Classe 3A




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